Naturawentura – Escursioni ed esperienze nel Sinis

A chi affidarsi..

Natura Avventura

Naturawentura è sicuramente da noi la più consigliata, per affidabilità e competenza. Infatti, Giangi Chiesura, guida ufficiale naturalistica dell'Area Marina Protetta ha tutte le carte in regola per potervi accompagnare in questa esperienza con escursioni giornaliere, snorkeling tour, escursioni in mountain bike, escursioni in 4x4 e barca a vela. Insomma la migliore offerta della zona.

Lo troverete sul Lungomare Mandriola-Putzu Idu

cell 3470052059 - 3296120372

facebook: Naturawentura Mal di Ventre

web: www.capomannu.it

 

Altri link:

https://www.sardegnaturismo.it/it/esplora/mal-di-ventre

https://it.wikipedia.org/wiki/Mal_di_Ventre+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it

http://www.areamarinasinis.it/it/sinis-rev-1/ambiente/le-piccole-isole/isola-di-mal-di-ventre/index.aspx?m=53&did=1793

Escursioni ed esperienze

L'isola di Mal di Ventre ha una superficie di 0,80 km²[1] e presenta un aspetto pianeggiante, con l'altitudine massima di appena 18 m s.l.m. È presente una pozza di acqua sorgiva che permette la sopravvivenza di alcune specie di piccoli mammiferi, rettili e di volatili. La sua origine geologica è molto antica e risale al tardo Carbonifero; le formazioni rocciose dell'isola sono infatti costituite da monzograniti equigranulari[3], relitto delle inclusioni plutoniche tardo-erciniche che si rinvengono in alcuni siti della Sardegna e della Corsica[4]. L'affioramento dell'isola fa parte di un complesso granitico, in gran parte sommerso, che si estende da sud a nord davanti alle coste della Penisola del Sinis e rappresenta l'unica formazione paleozoica della zona. Le formazioni geologiche del Sinis, infatti, hanno origine più recente, in quanto costituite dall'affioramento di depositi calcarei e lave andesitichedel Miocene e da lave basaltiche e depositi di arenarie calcaree del Pliocene[5].La costa orientale che si rivolge alla Sardegna si presenta per lo più sabbiosa, con alcune piccole calette che facilitano l'approdo. La costa occidentale invece si presenta relativamente alta e rocciosa e non offre approdi sicuri essendo esposta al vento di maestrale, che in questa parte dell'isola soffia particolarmente intenso. I fondali del mare intorno all'isola si presentano rocciosi[1].La vegetazione è rappresentata dalla macchia mediterranea bassa costituita da essenze quali il lentisco (Pistacia lentiscus), il cisto, il rosmarino (Rosmarinus officinalis) e la palma nana (Chamaerops humilis)[2] oltre che dalle erbe basse[1]. I cespugli vengono scolpiti e modellati dall'azione costante del vento di maestrale.Le acque circostanti l'isola sono popolate da tartarughe marine della specie Caretta caretta e da cetacei. Secondo quanto riferito dall'esploratore Alberto La Marmora un tempo erano presenti anche le foche monache (Monachus monachus)[2]. Fra gli unici mammiferi presenti sull'isola vi sono: i conigli selvatici (Oryctolagus cuniculus) e dei piccoli topi bianchi (Mus musculus) o topo domestico. L'avifauna è invece rappresentata da diverse specie di uccelli marini tra i quali i cormorani (Phalacrocorax carbo), la berta maggiore (Calonectris diomedea), la berta minore (Puffinus puffinus), il gabbiano reale (Larus michahellis), il gabbiano corso (Ichthyaetus audouinii) ed il falco della regina (Falco eleonorae)[2]. I rettili comuni sull'isola sono le testuggini[1]. Sembra inoltre essere presente,la vedova nera mediterranea o malmignatta (Latrodectus tredecimguttatus), uno dei pochi ragni presenti in Italia temibili per il morso.

fonte Wikipedia